Il comparto vita e le polizze di risparmio tradizionali in particolare, hanno subito nel 2019 un aggiornamento dei parametri legati alla metodologia di calcolo del rendimento proveniente dalla gestione separata. Questa operazione dovrebbe incentivare maggiormente la stipula di questi prodotti, ma in realtà non è proprio così. L’Italia è un paese di risparmiatori, non è un segreto che le generazioni del dopoguerra abbiano accumulato una ricchezza, in termini per lo più immobiliari, che ha tenuto in piedi il Paese negli anni più bui della crisi. E’ ancora però poco diffusa nel tessuto sociale l’abitudine a stipulare polizze di risparmio: si tende infatti a pensare che il conto corrente sia il posto migliore per parcheggiare i propri soldi. Costi di gestione, imposte di bollo, tasse di successione, impignorabilità e insequestrabilità dei capitali sono tutte voci che non si conoscono o, peggio, per pigrizia non si vogliono approfondire; nelle varie forme delle polizze vita si ritrovano tutti questi aspetti che rendono unici questi prodotti per affidabilità e resa. Bisognerebbe accendere ancora una volta i fari su queste polizze più per le caratteristiche appena descritte che non per complicati calcoli finanziari delle gestioni separate; occorre sensibilizzare gli italiani più per i problemi pensionistici che avranno milioni persone (diciamo almeno fino ai cinquantenni odierni) che non pensare di incentivare proponendo migliorie finanziarie di poco conto. La realtà è che ogni italiano tra i 20 e i 50 anni dovrebbe avere una polizza di risparmio che gli possa garantire un’integrazione pensionistica futura se non vuole rischiare di passare gli ultimi anni della sua vita in estrema difficoltà. Il comparto Vita però non è solo questo. Come accennavamo prima, ci sono miliardi di euro fermi sui conti correnti a ristagnare inutilmente, il mercato assicurativo propone soluzioni a breve, medio e lungo termine ottime per qualsiasi esigenza. La tendenza va nella direzione dei prodotti multiramo, ma cercando un po’ si possono ancora stipulare polizze a premio unico interamente appoggiate su gestione separata. In tutti i casi descritti, è fondamentale avere ben chiaro in testa il fine che si vuole dare a certi prodotti, sapendo a cosa si va incontro in caso di riscatto anticipato o che frutti si raccoglieranno al termine della durata contrattuale. Da qualsiasi punto lo si guarda, il concetto di risparmio è sempre un aspetto positivo!
(Andrea Anelli)