Continua il percorso verso un’era sempre più tecnologica nel campo assicurativo. Abbiamo visto come si sta cercando di implementare la tecnologia Blockchain con le cosiddette polizze “smart”, ovvero una copertura (per ora) limitata ai rischi del maltempo, del ritardo aereo e della perdita del bagaglio. Grandi nomi del mondo assicurativo si sono messi all’opera con la supervisione dell’IVASS e non solo, per testare la fattibilità e i reali benefici di questa nuova concezione che porterà velocità di emissione e di liquidazione oltre a un elevato standard di sicurezza. In quest’ottica si muove anche il mercato dell’auto, quello più conosciuto e anche quello più soggetto a truffe di ogni tipo. L’idea è quella di sfruttare la connettività delle auto di nuova generazione per costruirci attorno una serie di servizi personalizzati attraverso i dati relativi alla guida e i sistemi di assistenza per la sicurezza. Si tratta di una vera e propria rivoluzione utile sia alle compagnie, sia all’utente finale. La possibilità di tracciare la propria esperienza di guida, tenere conto dei vari sistemi di sicurezza di cui è dotata l’auto e dell’effettivo chilometraggio porteranno le compagnie a fornire un servizio sempre più personalizzato e preciso, a prescindere, ad esempio, dal comune di residenza. Non passano settimane infatti, che non si senta di arresti o indagini, dovute alle truffe assicurative che nella stragrande maggioranza dei casi sono strettamente legate alla cara e vecchia RCA. L’ultima in ordine cronologico ha visto coinvolto un giovane partenopeo falsificare i documenti dei “clienti” facendoli diventare di colpo tutti residenti in Veneto; il fine era chiaro, ottenere una tariffazione molto meno onerosa. Il giorno in cui per le compagnie saranno disponibili tutte queste informazioni, inizieranno probabilmente anche a diminuire le truffe e, di conseguenza, a calare i costi delle polizze. La tecnologia corre in questa direzione, il futuro delle assicurazioni è tracciato.
(Andrea Anelli)