EVER GIVEN: la lunga strada verso casa
EVER GIVEN: La lunga strada verso casa
Lo scorso 23 marzo, la nave portacontainer Ever Given si era incagliata, di traverso, nel Canale di Suez. Le operazioni di disincaglio e la disostruzione del Canale si erano conclusi dopo sei giorni, con perdite stimate tra i 5 e gli 8 miliardi di Euro per il commercio internazionale.
La nave si trovava, fino allo scorso mercoledì, ancora nel territorio africano e, in particolare, ancorata nel Grande Lago Amaro, uno degli slarghi del Canale di Suez. Peraltro, a bordo della stessa – benché non in stato d’arresto e in buona salute – vi erano ancora una ventina di membri dell’equipaggio.
Dopo le operazioni di disincaglio, la nave era stata posta sotto sequestro e la richiesta di dissequestro, avanzata dalla società armatrice proprietaria della stessa – la giapponese Shoei Kisen Kaisha Ltd. – era stata respinta dalla Corte egiziana competente. L’autorità del Canale di Suez aveva chiesto un risarcimento molto elevato alla società armatrice (circa 900 milioni di dollari), per coprire i costi delle operazioni di soccorso, i danni causati alle rive del Canale e i mancati guadagni nei sei giorni di blocco. La richiesta di risarcimento, però, era stata giudicata troppo elevata anche dalla Compagnia inglese che assicura la nave per i danni a terzi.
In questi giorni è sopraggiunto un accordo, anche se i dettagli economici dello stesso non sono stati resi noti. Di certo, ciascuna parte ha rimproverato all’altra delle negligenze; l’autorità portuale del Canale di Suez ha accusato la nave di aver attraversato il canale ad una velocità eccessiva, mentre il Club assicurativo inglese ha osservato come il traffico all’interno del canale sia sottoposto alla vigilanza e alla gestione dell’autorità stessa.
In ultima battuta, le richieste dell’autorità portuale si erano assestate intorno ai 500 milioni di dollari, ma non è nota – come già anticipato – la cifra sulla quale è stato raggiunto un accordo. Anche l’esito delle investigazioni, poste in essere per appurare le responsabilità delle parti coinvolte, non è stato comunicato.
Mentre è possibile che una parte dell’accordo rimanga un mistero, ciò che è certo è che lo scorso mercoledì, la portacontainer Ever Given ha finalmente ripreso il suo viaggio.